QUATTRO MARINA IN RETE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO E ARRICCHIRE L’OFFERTA PER GLI OSPITI
ATTORNO ALLA DENOMINAZIONE RIVIERA FRIULANA I MARINA PUNTA VERDE, SANT’ANDREA, CANTIERI SAN GIORGIO, APRILIA MATTIMA, SI PROPONGONO ASSIEME ALLE ATTIVITA’ E ALLE RICCHEZZE DELL’AREA CHE FA RIFERIMENTO ALLE REALTA’ BALNEARI DI LIGNANO SABBIADORO E GRADO
Una novità si sta sviluppando nel mondo della nautica da diporto friulana: è rappresentata dal desiderio di alcune strutture diportistiche di mettersi in rete assieme alle eccellenze del territorio, per poter offrire ai propri ospiti le ricchezze che le circondano, e rafforzare così la propria proposta.
Se ne è parlato a Marano Lagunare (UD), in occasione della consegna del Premio Giornalistico ‘Valerio Ghin. Giunto alla sesta edizione, è stato arricchito da una sezione dedicata ai personaggi degli sport acquatici della Riviera Friulana, il territorio compreso tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale, sul quale ricadono le grandi spiagge di Lignano Sabbiadoro e Grado.
Il riconoscimento è andato a Stefano Rizzi. Il velista di San Giorgio di Nogaro, alla fine dello scorso anno ha vinto il mondiale Master della classe Moth. E poche settimane dopo, all’inizio di quest’anno, il Mondiale Melges 24.
Rizzi, nel ricevere il riconoscimento dal sindaco di Marano, Mario Cepile, e dall’assessore comunale allo sport di San Giorgio di Nogaro, Adriano Bonetto, ha enunciato alcune peculiarità della terra e delle acque del territorio dov’è nato. E nelle acque del quale ha mosso i primi passi nello sport eolico, su un Optimist costruito dal padre Franco. Sul quale Stefano si spingeva lungo le acque del fiume Corno, fino al mare. Acque che oggi ospitano due dei quattro marina in rete.
Marina Sant’Andrea, è divenuta in dieci anni la darsena dei vip, base per l’Adriatico, tra l’altro, per i prestigiosi sloop Swan, e per i motoscafi Sanseecher. E dove, come evidenzia il consigliere unico, Fortunato Moratto –“Lo scorso anno è stato ideato il premio Voce dell’Adriatico, andato a Cino Ricci e all’oceanografo Andrea Bergamasco”.
E Cantieri Marina San Giorgio, che come ha ricordato Davide Piccinin, figlio del fondatore -“Compie quest’anno quarantuno anni”. A conferma della correttezza dell’intuizione imprenditoriale che aveva spinto a realizzare una darsena a otto chilometri dallo sbocco in mare”.
Quarant’anni li compie quest’anno anche il complesso di Aprilia Marittima, situato sulla riva occidentale della Laguna di Marano, dispone di oltre 2500 posti barca. Questo realtà, una ricchezza per l’area, come ha ricordato Raffaele Ceolin, del Circolo Nautico di Aprilia–“E’ suddivisa tra due Comuni: la parte urbanizzata si trova in quello di Latisana, la parte in acqua sul territorio maranese”. Anche ad Aprilia, come al Marina Sant’Andrea, si è sviluppata l’attività della vela agonistica.
Il quarto marina in rete è Punta Verde, situato sulla riva friulana del fiume Tagliamento. Come spiega il titolare, Manuel Rodeano –“E’ immerso nella vegetazione naturale ed è frutto di un’altra grande intuizione imprenditoriale della fine degli anni ‘60”.
Ma qual è la rete che accomuna queste affermate realtà nautiche alle attrattive dell’area circostante?
E’ l’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana, che accomuna attività della ristorazione, ricettive, pubblici esercizi, attività commerciali, enogastronomiche, servizi per i turisti, sodalizi dell’area, ma anche enti civici, attorno al marchio di prodotto, che è il ‘brend’ territoriale Riviera Friulana.
E si prefigge la promozione comune delle peculiarità anche attraverso eventi. Com’è stato con il Concorso Un Piatto e un Vino per l’Estate della Riviera Friulana, e la Carta del Gusto della Riviera Friulana. Iniziative volte a offrire anche ai diportisti una sorta di portolano dell’area. Che evidenzia le eccellenze, le tipicità, le peculiarità di un territorio che racchiude la laguna più settentrionale d’Europa, elementi della storia e dell’archeologia, come l’antica città romana di Aquileia, la città fortezza stellata di Palmanova, e la Villa Manin, dimora dei Dogi, a Codroipo. E attrattive naturalistiche come l’Isola della Cona, l’Oasi avifaunistica del fiume Stella, e molto altro. Offendo scorci di paesaggio unici e siti di grande pregio. Che, come ha rilevato Stefano Rizzi, si possono raggiungere veleggiando, navigando a motore, pagaiando sulla canoa, ma anche librandosi in volo con gli ultraleggeri. O arrivando da lontano, con un po’ di fortuna, anche con il deltaplano. Per avvicinarsi dall’alto all’isola di Barbana, agli isolotti che delimitano la laguna rispetto al mare, ai villaggi dei casoni, alle foci dei fiumi. Raggiungendo anche Marano Lagunare, la città friulana della pesca di parlata veneta, di origini romane, sviluppatasi attorno a un’architettura veneziana. All’interno della quale si è svolta la tavola rotonda sulla nautica rivierasca.
Un’area, dunque, la Riviera Friulana, da visitare. Guidati dal portale www.larivierafriulana.it.