TERRITORIO: SI CONCOLIDA LA RETE RIVIERASCA CON LA CONFERMA DELL’ADESIONE DEL GRUPPO MUZZANA AMATORI TARTUFO
IL SODALIZIO DI MUZZANA DEL TURGNANO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’AREA E DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO ‘TUBER MAGNATUM PICO’
Si consolida la rete rivierasca che propone anche prodotti di alto pregio del territorio. L’Associazione Muzzana Amatori Tartufo ha infatti rinnovato la sua adesione all’Associazione Culturale La Riviera. Anche in vista della nuova edizione della Carta del Gusto, che probabilmente verrà pubblicata anche in lingua tedesca. Il sodalizio di Muzzana del Turgnano (UD) propugna la valorizzazione dell’ambiente, del territorio, della cultura e della passione gastronomica. E in questi giorni è presente, assieme alla sezione dei Sommelier dell’AIS della Riviera Friulana, a Itinerannia, la kermesse del territorio in atto a San Giorgio di Nogaro. Senza scopo di lucro, rivolta ai residenti e non, si propone di diffondere la conoscenza sul mondo del tartufo. In particolare quello di Muzzana del Turgnano. E di favorire un’armoniosa e rispettosa gestione del territorio, in particolare di quello boschivo che interessa anche la fascia rivierasca. Le attività svolte da MAT sono volte allo studio del tartufo sotto gli aspetti vegetali, del miglioramento produttivo, della valorizzazione gastronomica. E, al di là di questo, il Tartufo bianco di Muzzana, che è riconosciuto quale prodotto locale, rappresenta un ideale biglietto da visita dell’area rivierasca. Il gruppo organizza incontri informativi sugli ambiti boschivi della zona di competenza e sul tartufo, partecipa a fiere e mercati di livello locale e nazionale per la promozione del Tartufo bianco di Muzzana, realizza escursioni di studio in realtà nelle quali la cultura della produzione e della raccolta del tartufo è già consolidata. MAT è nato da un gruppo di amici appassionati dell’ambiente naturale che circonda Muzzana, cinofili, cacciatori, biologi. Che hanno deciso di concretizzare le loro esperienze creando il sodalizio fondato da Vittorino Gallo. Ricercatore, che è stato anche sindaco della località. L’area studiata, nella quale è stata individuata la produzione naturale del Tartufo bianco, è quella residuale dell’antica Foresta lupanica. Che ricopriva l’intera pianura padana. Si tratta di un bosco di un querco-carpineto che risale all’età del ferro. E che è composto principalmente da farnie, frassini ossifili, olmi campestri e noccioli. Il bosco residuale è attualmente suddiviso in due porzioni di circa 165 ettari ciascuna. Si tratta di Selva Arvonchi, Coronata e Toronda, di proprietà del Comune e soggetta a uso civico, e di Bosco Coda Manin, di proprietà privata. Nei secoli, queste superfici boscate hanno rappresentato una risorsa preziosa per la popolazione. E, tuttora, rivestono notevole interesse sotto il profilo paesaggistico, naturalistico, ambientale, faunistico e storico. Il Tartufo bianco pregiato, o Tuber Magnatum Pico, cresce in simbiosi con alcune delle essenze arboree tipiche della zona. E fruttifica nei mesi autunnali. Quello che nasce spontaneamente nei boschi di Muzzana del Turgnano presenta caratteristiche organolettiche particolari, perché cresce in un terreno ricco di salinità. Il suo profumo tipico è arricchito dalla presenza dell’aglio ursino, che è presente nei boschi citati. Ed è l’unico certificato PECF, in quanto ‘prodotto non legnoso raccolto in bosco certificato come foresta sostenibile secondo i protocolli internazionali’.
Il prossimo evento del MAT è per il 6 giugno, alle ore 20,45, alla Villa Muciana di Muzzana del Turgnano. Si parlerà di apicoltura con Fabio Del Piccolo. Seguirà una degustazione di cibi, mieli, vini del territorio.
Carlo Morandini
Muzzana del Turgnano, 2 giugno 2014.
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