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IL BENESSERE IN INVERNO A GRADO SU SETTE PIANI DI RELAX TRA LA CITTA’ VECCHIA E IL MARE

10556458_1274484485902113_9014868594775192903_nATMOSFERA E SERVIZIO D’ALTRI TEMPI AL GRAND HOTEL ASTORIA NELLA RIVIERA FRIULANA

Un ‘buen retiro’ dove scendono, soprattutto dall’Austria, gli appassionati del benessere. Un benessere culturale, paesaggistico, storico, archeologico, ma in particolare dell’accoglienza, del gusto e del wellness. L’abbiamo riscoperto di recente a Grado (Go), a cavallo tra la città vecchia e il mare, in uno dei punti più centrali, ma nel contempo tranquilli, dell’isola d’oro. Ci si arriva in auto, e ci pensano i custodi del garage a evitarci la multa per l’avvenuto accesso alla zona pedonale. Zona, che come accade a Lignano, fuori stagione potrebbe essere riaperta per incentivare la visita alla località. Ma torniamo a noi. Qui, ci si dimentica dell’auto fino al momento del rientro. Il Grand Hotel Astoria, come deve essere per un grand hotel, ci coccola, metro dopo metro. Dai custodi che si prendono cura della nostra auto. Alle giovani e gentilissime addette alla reception. Che ci alleggeriscono subito di ogni dubbio e curiosità sulla fruizione dei servizi dell’hotel. Saliamo in stanza percorrendo i corridoi, e sfilando accanto a sale arredate in stile, con colori caldi e rilassanti, che conoscevamo per motivi di lavoro in quanto l’Astoria ospita spesso incontri, convegni, eventi. Un percorso, che rappresenta 12096473_1274484202568808_6374541409028348814_nl’introduzione migliore al relax e al benessere dell’hotel. Gli spazi sono ampi e rilassanti. Dopo una breve acclimatazione ci precipitiamo verso quella che rappresentava la prima delle nostre attese: la piscina di acqua marina riscaldata. Un tipo di benessere che non avevo ancora provato. Superata la lieve diffidenza iniziale, naturale per un ambiente sconosciuto, ci lasciamo trascinare dal relax dell’immersione e del nuoto. Accresciuto dal fatto che fuori dall’albergo, come nell’intera pianura, da alcuni giorni era distesa una densa e fredda coltre di nebbia. Ad accrescere il desiderio di provare questa nuova ebrezza dal sapore tropicale era stata la presenza in acqua, e ai bordi della piscina, di bagnanti di ogni età, anche avanzata, italiani, e soprattutto austriaci. L’idromassaggio, la cascata d’acqua ci sono, ma non ne sentiamo subito la necessità. Dopo una lunga permanenza a mollo, ci cacciamo sotto la grande doccia di acqua dolce. Che ci induce ad aumentare la temperatura del getto fino a trasformare quest’angolo della piscina in una specie di bagno turco. E la sorpresa, all’uscita dalla piscina, arriva dal fatto che a differenza di altri trattamenti termali l’acqua salata, invece di acuire la stanchezza, ce l’ha alleviata. Come ci spiega il titolare dell’Hotel, Sandro Lovato, l’acqua è prelevata in mare a poche decine di metri dalla riva. Nel frattempo è arrivata l’ora della cena. Che questa sera viene servita nel grande ristorante al pian terreno. Ed ecco che l‘Astoria presenta uno dei suoi aspetti caratteristici e qualificanti: una brigata di camerieri e sommelier, agli ordini di Giacomo Rubini, che sono a piena disposizione delle decine di ospiti del ristorante. Felici di non far mancare nulla ai tavoli, e di saper assecondare lo sguardo vigile e attento del maitre, che è vicepresidente nazionale dell’Amira. Che spettacolo seguirli. Quasi ci dimenticavamo del cibo. Ma il cameriere assegnato al nostro tavolo ci invita al maestoso buffet: ci aspettano la bellezza di oltre quaranta antipasti. Tutti preparati con cura dallo chef e dalla brigata di cucina. Che annovera anche un pasticcere. Grande attenzione alle materie prime e ai metodi di cottura e alla preparazione. Tant’è che dopo qualche bis ci resta lo spazio per il resto del menù. Per esempio: xxx. E per completare, splendidi dolci. Passiamo al bar. Dove, su una parete, viene proiettato un accattivante documentario sulle attrattive turistiche del FVG. Per anticipare agli ospiti le grandi attrattive del territorio circostante, rappresentano il complemento dell’offerta gradese. Un buon
caffè e facciamo un salto ad ammirare i presepi del centro di Grado, in versione notturna. Scopriamo che un leggero e fresco borino ha dissolto la nebbia lasciando spazio al chiarore della luna. Ma il freddo si fa pungente e rientriamo nell’accogliente e caldo ritiro dell’hotel. L’indomani mattina, alla colazione si ripete la suggestione di un servizio impeccabile. E di una proposta di cibi ampia ed esauriente. Alla quale la clientela italiana forse non è usa per le diverse abitudini dietetiche. Che non per questo sono più salutistiche. Rinnoviamo il rito 20151230_121055 (1)della piscina, dopo un altrettanto rilassante passeggiata lungo la diga di Grado, sotto i raggi di uno splendido sole. Dobbiamo bruciare le calorie per prepararci al pranzo. Che rappresenta un’altra delle chicche del Grand Hotel. Ci viene proposto nel ristorante al settimo piano. Che non a caso si chiama Al Settimo Cielo. Il ristorante panoramico, in particolare alla riapertura dopo le ferie invernali, ai primi di marzo, consentirà di sorbire l’aperitivo coccolati dal riflesso del sole sull’Adriatico. E da un paesaggio fantastico: la visione a 360 gradi dal golfo alla Riviera Friulana, alle Alpi, al Carso isontino e triestino. Molto curati il menù, la scelta dei vini, e, anche qui, il servizio. Il caffè ce lo beviamo sull’ampio terrazzo. ‘Corretto’ … con il panorama impagabile del margine orientale della Riviera Friulana. Proviamo a immergere un dito nella piscina davanti a noi. È tiepida! Ci spiegano che è riscaldata, e che stamane un paio di coppie di turisti stranieri non hanno esitato a immergervisi. In questo racconto, abbiamo saltato più di una giornata del nostro soggiorno, per non tediarvi e per non svelarvi subito altre attrattive di Grado. Tra le quali, in questi giorni, centinaia di presepi. A cominciare da quello realizzato sulle barche e caratterizzato rispetto all’ambiente lagunare che si incontra nel porto. Per proseguire tra calli e androne. Fino al Palacongressi, dov’è concentrato oltre un centinaio delle riproduzioni della Natività. Ora, a malincuore dobbiamo rientrare a casa. Che con un bel cannocchiale forse avremmo potuto scorgere dal terrazzo. Ah! La macchina… l’avevamo dimenticata nel garage dell’hotel. L’appuntamento, al Grand Hotel Astoria di Grado, è per marzo. Quando si ripeterà il gran premio dei maitre. Che, quest’anno, proporrà un programma innovativo. Ma non ve lo voliamo ancora svelare.

Carlo Morandini

Grado, 2 gennaio 2016.

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