Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

Cultura: il Club per l’UNESCO di Udine aderisce all’Associazione culturale La Riviera Friulana

La ‘chair girl’ Renata Capria D’Aronco spiega i motivi dell’iscrizione al sodalizio del territorio rivierasco

Dalle parole ai fatti. Non ha lasciato trascorrere molto tempo Renata Capria D’Aronco, da tempo alla guida del Club per l’UNESCO di Udine, dalle dichiarazioni rilasciate in occasione delle iniziative dell’Associazione culturale La Riviera friulana avviate anche nel periodo del ‘lockdown’, e il sodalizio che rappresenta in Friuli l’Organizzazione dell’ONU per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, immateriale del territorio ha aderito al nostro sodalizio. Renata Capria D’Aronco non ha fatto altro che dare corpo a una collaborazione concreta in atto da molti anni, fin quasi dalla nascita dell’Associazione, e ora il Club dell’UNESCO di Udine fa parte della Riviera Friulana. Per spiegare i contenuti della decisione del Club per l’UNESCO di Udine è sufficiente anticipare alcuni passaggi dell’intervento di Renata sulla Carta del Gusto della Riviera friulana, che sarà presentata la prossima settimana. “La Riviera friulana, Associazione culturale capitanata da Carlo Morandini, noto scrittore e giornalista, rappresenta da diciotto anni una pregiata creatura da lui ideata e realizzata. Circondata dal fiume Tagliamento e dal fiume Isonzo, dalla linea delle Risorgive e dal litorale friulano, la Riviera Friulana contempla un comprensorio fecondo di preziosità, ingioiellato da autentiche ‘gemme’: Lignano Sabbiadoro, Grado, Marano lagunare. L’area rivierasca potrebbe rientrare a pieno titolo in un Olimpo dove brillano perle di alto valore: la Costiera amalfitana, la Riviera Sorrentina, la Riviera Adriatica, la Riviera delle Palme, la Riviera dei Fiori. Nella certezza di essere dotata, come la Costiera Amalfitana già nel Patrimonio dell’Umanità, dei requisiti indispensabili per poter varcare la soglia che conduce allo splendore di capolavori del Patrimonio. Il territorio del grande arenile friulano, che vede sempre più il rafforzarsi della identità rivierasca, si è indubbiamente evoluto, in virtù di incessanti operatività ed efficientismo riconosciuti e apprezzati anche da ospiti e turisti: in primis, italiani, austriaci, tedeschi”. “La Riviera friulana, con la Carta del Gusto – specifica Renata Capria D’Aronco – entra risolutamente nelle idealità del ‘Progetto FICLU (Federazione Italiana di Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO) in azione ‘: Identità-Comunità di Eredità-World Heritage-Arte, Storia e Contemporaneità-Cultura Creativa”. Inoltre, sempre secondo la D’Aronco –“Riviera Friulana e Carta del Gusto potrebbero abbracciare le finalità del Decennio internazionale 2013-2020 ‘Avvicinamento delle Culture’: il focus, radicato nella dottrina, rivela pure modalità comunicativo-metacomunicative idonee a rendere, non sottintese, aspirazioni teoriche e d’azione peculiari dell’UNESCO, a lato dello slancio manifesto ‘a costruire ponti’ con gli attori della società civile”.