PASQUA A TAVOLA DALLA COLLINA FRIULANA ALLA RIVIERA FRIULANA
VINI DI PREGIO E MENU’ TRA LA TRADIZIONE E L’INNOVAZIONE DA COLLOREDO DI MONTE ALBANO A SAN QUIRINO DI PN A MARANO CARLINO PRECENICCO LATISANA LIGNANO SABBIADORO
Quest’anno, la Pasqua sembra diversa dal solito. Negli anni passati è stata vissuta come una festa religiosa, e l’usanza di recarsi in un locale per gustare i piatti di una primavera attesa ma non ancora arrivata. O di preparare a casa un menù a metà strada tra i piatti invernali e quelli meno sostanziosi, da far assaggiare a parenti e amici stretti. Stavolta, ferma restando la valenza religiosa dell’evento, le cose sono cambiate. Sono cambiati i fattori, perché la primavera, almeno a Nord est, è arrivata davvero da tempo. Tanto che nell’intera #Rivierafriulana, anche a Lignano Sabbiadoro, sono ormai pochi i locali e le attività che non hanno ancora avviato la loro stagione. Dunque, se diversi fattori, tra i quali l’apertura anticipata delle scuole, avevano frenato l’entusiasmo di una parte degli operatori a prolungare la stagione verso l’autunno, che si è rivelato tiepido come le ultime settimane dell’inverno conclusosi ormai da quasi un mese, il prolungamento stagionale, quest’anno è stato interpretato con l’apertura anticipata delle attività. Come si rifletterà tutto ciò sulle abitudini dei corregionali e non solo? I locali per Pasqua e Pasquetta si preannunciano affollati. O quantomeno hanno registrato un interesse superiore rispetto al passato. Quest’anno però, per i motivi citati, l’offerta sarà più articolata. Nel frattempo, vediamo come hanno interpretato i sapori del periodo i locali di pregio friulani e dell’area rivierasca.
La cucina stellata del ristorante collinare La Taverna, di Colloredo di Monte Albano, punta con l’equilibrio tra i sapori del mare e la tradizione friulana. Apre infatti con i Gamberi rostiti, acetosella e zenzero fresco, per passare subito alla Cocotte, la mitica fonduta delicata di formaggi friulani asparagi verdi e tartufo primaverile. Piero e Matilde Zanini, sempre alla ricerca della valorizzazione delle materie prime con prodotti di pregio della stagione e di prossimità, propongono poi l’Agnolotto casereccio di carni bianche, crema di ‘Sclopit’ (Silene) e speck croccante. E l’Anellino di crespella gratinato alle erbe di campo e ricotta di Pulfero. Per rimanere nel solco della tradizione il Capretto nostrano al forno con patate al rosmarino.
Cucina stellata nella pianura pordenonese a due passi dalla città
Cucina stellata nel pordenonese, per antonomasia è quella di San Quirino di Pordenone, del ristorante La Primula della famiglia Canton. Chef, Andrea Canton, che punta a sua volta si sapori di mare e di terra. Dal Croccante ai gamberi rossi con spuma di burrata e pomodorini confit, agli asparagi bianchi gratinati con prosciutto di San Daniele e basilico. Agli gnocchetti di patate con granchio, calamaretti, maggiorana e limone. Per passare ai tagliolini in due cotture con erbe spontanee, asparagi e salsa al taleggio, all’agnellino al forno profumato al timo con patate novelle, e concludere con il dolce Tre consistenze al cioccolato fondente con gelato alla menta piperita, e la colomba artigianale. Scendendo dal pordenonese, nella #RivieraFriulana, passiamo per Marano Lagunare (Ud). Stavolta, per questo tour dei sapori abbiamo provato un’auto che se all’esterno appare un’utilitaria, all’interno si distingue per spazio, dotazioni, rifiniture.
A spasso con una vettura italiana compatta e completa
Molti di noi hanno avuto una Fiat Tipo negli anni ‘80/’90. Comoda, veloce, stabile, innovativa con il primo cruscotto digitale. Ora il nuovo corso #FCA ha rilanciato la #FiatTipo. Berlina, SW, 5 porte. Dotata di tutti gli accessori e le dotazioni, è incollata all’asfalto, veloce, consuma poco. Punta dunque a confort, consumi, qualità. Con un design accattivante, giovane e aggressivo. Ma ritorniamo all’enogastronomia. Ai sapori della Pasqua.
Marano dai sapori lagunari alla tradizione friulana
A Marano Lagunare, Giorgio Dal Forno si batte per la riscoperta dei sapori della sua laguna, della pesca adriatica, del territorio maranese. Il menù pasquale si apre con crema di zucchine e menta con crocchetta di merluzzo nostrano. E prosegue con l’insalata di gamberi rosa con giardino di verdure, polentina tenera con souté di cappesante e canestrelli, vellutata di primavera con piovra a bassa cottura, risotto con erbe di campo e profumi di mare, filetto di rombo con crema di asparagi e asparagi croccanti. Infine, il dolce di Pasqua.
Carlino tra le valli da pesca la Ribolla gialla spumante sapida e briosa
A Carlino (Ud) tra le valli da pesca c’è la cantina Cav. Emiro Bortolusso. Dove Sergio e Clara propongono per Pasqua la Ribolla gialla spumante.
A Precenicco si gusta il paesaggio bucolico sulle rive dello Stella
E Precenicco, significa fiume Stella. E in questo caso ristorante Al fiume Stella. Dove Vanessa Chiandotto e lo chef Martino Vizzon è pronto a presentare sapori genuini con i prodotti del momento. Ricette semplici, ma ricche dell’appeal delle materie prime e della sua capacità di preparare. Dall’aperitivo Fantasia ortolana in pinzimonio e scrigno alle erbe primaverili, si passa ai bocconcini confit di tonno con maionese all’erba cipollina e cannolo di spada fumè al mascarpone e pistacchi di Bronte, assieme al polpoarrosto su crema di noci, ristretto di Refosco e miele millefiori in fantasia di germogli. Quindi i primi: orzotto mantecato con sclopit, capasanta lardellata e spuma di asparagi verdi, e nido pasquale con tagliolino al nero di seppia, perle di trota fumé su zuppetta di canocchie, sorbetto in camicia al limone. E a seguire vela di spigola dorata con raguttino di canestrelli e goccia di fonduta al montasio tartufata al nero istriano e sufflè di luppolo e patate viola. Per finire tortino soffice agli agrumi con dadolata di fragole e crema chantilly. Da Precenicco a Latisana, alla Galleria d’arte La Cantina.
A Latisana arte e vini adatti alla primavera
Che ha ospitato anche in questi giorni un evento artistico, il vino suggerito per la Pasqua da Giovanni Toniatti Giacometti è lo spumante Rosé Brut. Da Latisana scendiamo al mare.
Lignano Sabbiadoro e l’articolata proposta del Tay & rhum
A Lignano Sabbiadoro, all’enoteca wine bar Tay & rhum, Samira e Piero puntano su una nuova azienda catalana con due uvaggi, uno bianco e uno rosso. Di Eccociwine di Girona, nel sud della Spagna, a non molta distanza dal confine francese. il bianco, Can Noves vi blanc 2015, 70 per cento Chardonnay e 30 per cento Viogner, è proposto con i filetti di acciuga del Cantabrico. Can Noves vi negre 2014, è Cabernet franc, Merlot, Petit verdot ed è proposto con il salame di capriolo delle montagne friulane. In sintonia con la stagione solare, è già a disposizione dei frequentatori della spiaggia Sabbiadoro beach bar and restaurant, della famiglia Andretta. Dinnanzi al quale ieri è stata posata la prima pietra del rifacimento del lungomare di Lignano Sabbiadoro.
Un terrazzo luminoso per degustare fronte spiaggia
Sul solare terrazzo prospicente il mare, ecco il gratinato di capesante alla salvia, canestrelli e cappelunghe, crostino di frico ripieno allo sclopit e ricotta di capra, risotto salsiccia, zafferano e fiori di zucchine croccanti, nido di tagliolini con code di scampo e rucola. E ancora., la rana pescatrice al forno con verdure e rosmarino, costolette di agnello alla piastra con cuori di carciofo al tegame colomba pasquale con salsa di zabaglione e gelato alla mela verde con lamponi caldi. Poi… alla prossima puntata. Carlo Morandini
(1.segue)
#Lignano #Maranolagunare #Grado 13 aprile 2017.
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