PERMETTERA’ DI APPREZZARE LE RICCHEZZE DEL TERRITORIO ED E’ FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE TRA L’AUTOCLUB NAZIONALE DELLE FORZE DI POLIZIA E L’ASSOCIAZIONE LA RIVIERA FRIULANA
Un nuovo evento animerà la primavera degli appassionati del mondo dei motori. Il 10 e 11 maggio si svolgerà, tra Udine e Lignano Sabbiadoro il Raduno Internazionale Auto e Moto d’Epoca della Riviera Friulana. Avviata la scorsa estate tra Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare, la manifestazione ha trovato quest’anno la collaborazione dell’Autoclub Nazionale delle Forze di Polizia, ACNFP, che ha messo a disposizione dell’Associazione culturale no profit La Riviera Friulana la propria pluridecennale esperienza. Programmando un Raduno che si svilupperà su due giornate e ha già catturato l’attenzione di diversi partecipanti esteri. I partecipanti potranno prendere parte all0intero evento su due giornate, oppure soltanto alla prima o alla seconda giornata. (altro…)
NEI SETTORI TURISTICO, ENOGASTRONOMICO, AGROALIMENTARE, DELLA RICETTIVITA’, DEI PUBBLICI ESERCIZI, DEL COMMERCIO, DEI SERVIZI, DELL’ASSOCIAZIONISMO
L’ASSEMBLEA APPROVERA’ MARTEDI’ A PRECENICCO (UD) ALL’AGRITURISMO ZAGLIA SPECIFICHE MODIFICHE ALLE NORME REGOLAMENTARI
La rete rivierasca punta a qualificare ulteriormente l’offerta, e a garantire i suoi visitatori, i degustatori, gli utenti. Ovvero, a soddisfare la domanda in termini di qualità, attorno al ‘brend’ Riviera Friulana. Che è uno degli obiettivi attorno ai quali è stata costituita. L’Associazione culturale no profit La Riviera Friulana si riunirà infatti in assemblea, martedì 18 marzo, alle ore 18 a Precenicco, presso l’Agriturismo Zaglia, sulla SS 14 nei pressi del casello di Latisana della A4, in vista della prossima stagione turistica estiva, per fare il punto sulle attività svolte nei primi due anni di attività, delineare nuovi programmi e individuare gli obiettivi strategici per i prossimi anni, per la promozione del territorio considerato, che è compreso tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale friulano. Ovvero il retroterra naturale e ideale, la riviera, delle due grandi realtà turistico-balneari del Friuli Venezia Giulia: Lignano Sabbiadoro e Grado. L’assemblea sarà infatti chiamata ad approvare alcune modifiche al Regolamento attuativo dello Statuto, che si riferiscono al controllo del mantenimento della qualità e del pregio dell’offerta degli associati da parte dell’Associazione. Che è uno degli elementi fondanti del sodalizio che prospetta le specificità e le peculiarità di pregio dell’area. Lo scorso anno, assieme agli eventi, Premio giornalistico ‘Valerio Ghin’, a ‘La Pescaria vecia’ di Marano Lagunare, Festival dei sapori della Riviera Friulana, sulla Terrazza Mare di Lignano Sabbiadoro, Un Piatto e un Vino per l’Estate della Riviera Friulana 2013, sviluppato lungo l’intera area rivierasca, al Premio ‘Voce dell’Adriatico’ a Marina Sant’Andrea a San Giorgio di Nogaro, al 1. Raduno di auto e Moto d’epoca della Riviera Friulana, da Lignano Sabbiadoro a Marano Lagunare, l’Associazione ha sviluppato ulteriormente la comunicazione. Rinnovando il portale La Riviera Friulana, che quest’anno sarà disponibile anche in lingua tedesca, amplificando la presenza sui social network, presentandosi su rubriche e trasmissioni specialistiche, come ‘Sì Viaggiare’ (TG2), ‘Vie Verdi’ (Tele Arena e tv private del Nord e del Centro italia). E oltre che sui media locali e nazionali, ha raggiunto anche la stampa specializzata tedesca, e quella per gli italiani residenti all’estero, nella West Coast Americana, in Canada.
AL RISTORANTE AI TRE CANAI PIATTI LEGATI ALLA TRADIZIONE RIVISITATI PER UNA CUCINA MODERNA E DI SPERIMENTAZIONE NON MANCA IL FRITTO PIU’ RICERCATO CON IL PESCE ACQUISTATO IN GIORNATA ALLA GRANDE PESCHERIA MARANESE Un laboratorio dei sapori e delle materie prime della tradizione: da dieci anni il Ristorante Ai tre canai di Marano Lagunare (UD) offre l’opportunità di degustare cibi e pietanze che ci riportano alla cucina della memoria della città friulana della pesca. E permettono di rivisitare il gusto del mare Adriatico, e della Laguna. Giorgio Dal Forno è infatti impegnato, fin dall’avvio della propria attività, assecondato in sala dalla moglie Claudia, da Christian in cucina, a recuperare le tipicità attraverso la continua ricerca di ingredienti, anche mutuati dalla natura, e di abbinamenti atti ad avvicinare gourmet e degustatori alla tipicità e alla sperimentazione ai fornelli. A Dal Forno si deve il rilancio del ‘bisato in speo’, la mitica anguilla allo spiedo nata nelle lunghe permanenze nei casoni, che i ‘vecchi’ maranesi cucinavano per ore sull’uscio delle case nelle giornate di festa, con i soli ingredienti dal sale grosso, foglie d’alloro, e tante braci. Precursori di quella cucina ’slow’ che è stata
riscoperta di recente. Un piatto che Dal Forno ha promosso anche al di fuori di Marano, tanto da indurre il Comune a fare del prelibato pesce dall’evoluzione misteriosa il simbolo della cucina locale. Dal Forno è uno dei propulsori della rete rivierasca, e cura con grande professionalità fin dall’inizio gli eventi della nostra Associazione. Della quale è giunto al secondo anno di adesione. Di recente ha presentato i suoi manicaretti a Tarvisio, nell’ambito della rassegna ‘Ein Prosit’. Ed è stato uno dei primi a far echeggiare l’idea rivierasca nell’area. Ai tre canai propone spesso serate a tema, per esempio sulla ‘canocia’, la canocchia, gustoso crostaceo autunnale, che i maranesi suggeriscono di privilegiare, nel periodo di Santa Caterina (25/11) alla ruspante gallina. Ma anche al crudo di pesce, alla selvaggina volatile di laguna, ad altro ancora e, ovviamente, al ‘bisato in speo’. Sempre accompagnando le pietanze con i vini di aziende agricole di pregio in abbinamento.
Ma ecco cosa offre alla sua clientela lo chef Dal Forno nel periodo invernale. Una delle grandi ‘riscoperte di Giorgio è il ‘passato di gò’, di ghiozzo, una minestra che assume il color verde intenso derivato dalle proprietà del pesce. Un piatto al quale i maranesi attribuiscono proprietà ricostituenti per la ricchezza delle sostanze contenute. Ma ecco una ‘contaminazione’ che arriva …dal Friuli: ‘blecs’ (lasagne di forma irregolare-‘blecs’ vuol dire toppa, in lingua friulana) in ‘busara de canoce’ e perle di pomodoro. La polenta ha rappresentato negli ultimi secolo un elemento chiave dell’alimentazione rivierasca. Ed ecco la polenta pasticciata con ragù di fasolari, erba cipollina e semi di finocchietto selvatico, che cresce sugli argini della laguna. Dal frutto del lavoro dei grandi pescherecci maranesi (la flotta locale è la più importante del Friuli Venezia Giulia) all’inizio del secolo scorso nacque la fabbrica di tonno in scatoletta Maruzzella. E di sgombro. Ed ecco lo sgombro affumicato che sposa la terraferma con le foglie di carciofo, la ricotta di pecora, semi di finocchio, uva passa, e crema di acciughe. Un piatto curioso e mediterraneo? La calamarata di Gargnano con seppie nere e caponata. Forse vi è rimasta una curiosità: e il ‘bisato in speo’? C’è sempre, anguille permettendo. Ovviamente su prenotazione. Le due, tre, o più ore di cottura vi costringerebbero a ordinarlo a ora di pranzo, per degustarlo, forse, a cena. Ma ne vale davvero la pena. Giorgio Dal Forno è il Capo della Compagnia del bisato, fondata diversi anni fa su idea di Valerio Ghin, promotore enogastronomico maranese, e uno dei primi sommelier del Friuli Venezia Giulia. Al quale l’Associazione Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, Ambiente e Territorio ha dedicato un premio giornalistico giunto alla sesta edizione. Ci teneva moltissimo a far conoscere i vini rivieraschi, i vini di valle, quelli delle ‘due lame’, baciati dall’irraggiamento diretto e dal riflesso del sole sulle acque della laguna. Malvasie, Tocai, perfino il Merlot e il Refosco, che assumono profumi e sapidità particolari, indicate per il pesce. Al Ristorante Ai tre canai troverete queste opportunità enologiche locali, ma anche le migliori proposte del vigneto regionale, e non solo.
CONSEGNATO A DANIELE DEFILIPPIS L’ATTESTATO DI CONFERMA DI ADESIONE ALLA RETE RIVIERASCA QUESTA SERA BUONA MUSICA CON I LORD’S
Il plauso dell’Assessore al Turismo del Comune di Lignano Sabbiadoro, Massimo Brini, per il consolidamento della rete rivierasca è stato rivolto all’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana in occasione della consegna dell’Attestato di conferma dell’adesione a Daniele Defilippis, del Kristal Caffè, nella località balneare friulana. Per Brini, che si è rivolto al Presidente del sodalizio, Carlo Morandini, l’incremento delle adesioni all’Associazione anche da parte di rappresentanti qualificati di settori diversi da quelli inizialmente considerati dal sodalizio, ha reso l’offerta turistica che si presenta sotto il marchio di prodotto territoriale La Riviera Friulana ancor più interessante. Soprattutto, perché si riferisce ad attività che con professionalità, stile, determinazione, costanza e continuità, prestano servizio a vantaggio dell’area rivierasca. Area, che comprende anche le due principali realtà turistiche del Friuli Venezia Giulia. Due tra le località maggiormente significative dell’Alto Adriatico e del Nord Est. Brini ha citato l’esempio di Daniele Defilippis, che è esponente di una famiglia da decenni impegnata nei pubblici esercizi di qualità a Lignano Sabbiadoro. E lo stesso Kristal Caffè è esemplare della continuità familiare all’interno dell’attività. Nella quale è impegnato anche il giovane figlio di Daniele. Questa sera, al Kristal Caffè, aperto tutto l’anno, sarà di nuovo concerto per gli appassionati e per i turisti che in questi giorni hanno scelto Lignano Sabbiadoro per trascorrere l’inizio del nuovo anno. (altro…)
LO RICORDA ROBERTO FELLUGA, CHE HA OSPITATO NEL RESORT DI RUSSIZ SUPERIORE A CAPRIVA (GO) L’EDUCATIONAL DELL’ARGA FVG La stampa specializzata del Friuli Venezia Giulia augura un felice Natale 2013 e un sereno e speriamo prospero 2014.
Lo fa, nell’occasione dell’Educational, il quinto del 2013, tenuto nell’esclusivo Resort di Villa Russiz, a Capriva (GO), ospite di Roberto ed Elena Felluga. Un educational alla scoperta delle eccellenze, delle peculiarità del territorio regionale, viste attraverso la voce dei protagonisti. Un percorso, quello avviato dall’ARGA FVG, l’Associazione Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, dell’Ambiente e Territorio del Friuli Venezia Giulia, che mira a valorizzare le carature del territorio, analizzandone le origini e l’evoluzione. Che ha portato il Friuli Venezia Giulia a una notorietà nel mondo al pari delle più importanti realtà viticole del pianeta. La Famiglia Felluga, quella di Roberto Felluga, il quale oggi gestisce Russiz Superiore e l’Azienda Marco Felluga, che si trova a Gradisca (GO), è da ben cinque generazioni impegnata nel mondo del vino. Marco, uno dei sette figli degli importatori di vini da Isola d’Istria (SLO), dove la famiglia ha origine, poi trapiantatasi a Grado (GO) ha acquistato Russiz nel 1956. Per poi farla divenire, in questi ultimi anni con il supporto del figlio Roberto, che ora la segue personalmente, una delle realtà del vigneto Italia più conosciute a livello internazionale. Nei suoi vini il vigore di vigne, come quella del Tocai, di oltre settant’anni. Tocai, ci tiene a precisare Roberto. Che, come il padre Marco, oggi 86 enne, ha sempre difeso la denominazione del vitigno coltivato da secoli nel Collio. E che è tuttora presente nel Registro nazionale dei vitigni. D’altronde, dice, perché il vino prodotto con uve di Tocai Friulano si dovrebbe chiamare in un altro modo? Nelle vigne di Roberto Felluga si percepisce anche la modernità di vitigni internazionali come lo Chardonnay. Che gli consente di produrre un fragrante spumante, lasciando il prodotto per tre anni sui lieviti. La classe e l’eleganza del Pinot Bianco, richiestissimo anche all’estero, e di altre uve adatte per creare prodotti enologici di punta, come il Col Disore. O come il vino da dessert, da formaggi, da insaccati particolari, che è Horus, a base del raro Picolit. La ricerca, l’innovazione, senza per questo lasciare mai in secondo piano le tradizioni e le peculiarità, le specificità e le potenzialità dei terreni, del clima, del territorio: questi i caratteri e i valori che si riconoscono a Russiz Superiore. Ma sono stati in particolare la tenacia e la lungimiranza, prima di Marco, ora del figlio Roberto Felluga, a individuare il percorso di questa realtà vitivinicola. Uno dei risultati eccellenti ottenuti ce lo evidenzia con orgoglio lo stesso Roberto: -“Oggi siamo finalmente in grado di poter affermare che i nostri vini bianchi sono eccellenti non soltanto da giovani, ma anche dopo l’invecchiamento”. Ad arricchire l’educational a Capriva c’è stato l’abbinamento tra i vini del Collio e la cucina maranese di Giorgio Dal Forno, del ristorante Ai Tre Canai. (altro…)