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Tag: Oasi avifaunistica dello Stella

CON ADRIANO ZENTILIN SULLA NUOVA SATURNO TUTTI POSSONO SCIVOLARE ACCANTO A NIDI DI CIGNI, CANNETI, BARENE

AMBIENTE: DAL 1969 MINI CROCIERE PER AVVICINARE RICCHEZZE E TESORI NASCOSTI DELLA LAGUNA
Una festosa motonave, nel ‘secolo scorso’ l’avremmo chiamata ‘vaporetto’, scivola silenziosa tra le barene, gli isolotti, i canneti, i canali della Laguna di Marano. Lo fa da decenni. Esattamente dal 1969. E’ la ‘Nuova Saturno’ di Adriano Zentilin, attuale il comandante e imprenditore. È il nocchiero che ogni anno consente a migliaia di persone, grandi e piccini, di avvicinare un mondo fatato. Che prima dell’occasione offerta dalla gita in motonave avevano forse potuto conoscere solamente sui libri, o attraverso i documentari televisivi. Ci riferiamo a una delle ricchezze, forse la principale, della Riviera Friulana, che è la Laguna, con il suo habitat preservato e ricchissimo di varietà faunistiche, ittiche, vegetali. La ‘Nuova Saturno’ salpa alle 10 da Marano Lagunare, da Via San Vito, che si affaccia sul porto, ogni giorno nella stagione estiva. Nel resto dell’anno su prenotazione. E arriva anche fino alla Darsena vecchia di Lignano Sabbiadoro, in Viale Italia. Per ritornare a Marano alle 16. Nel suo viaggio, si tuffa nella Riserva naturale delle Foci dello Stella. Sosta nel villaggio dei casoni, attraversa placide distese d’acqua, per raggiungere i moli lagunari delle isole che separano la Laguna dal mare. E consentire ai passeggeri di calpestare la sabbia insulare. Di poter raccontare, al loro rientro, di essere scesi su un’isola sulla quale la natura è ancora intatta, e riesce ad avere il suo corso, arricchendo il paesaggio con varietà che a volte crescono soltanto lì. Una sosta al casone per il ristoro, e per ascoltare un po’ di musica, per poi riprendere il tragitto di ritorno della mini crociera. Spesso, con il desiderio di ripetere un’esperienza unica. Adriano Zentilin è il nipote di Geremia, l’ideatore delle mini crociere lagunari da Marano, già alla fine anni ’60. Quando, Geremia, aveva già intuito come quei paesaggi, quelle acque, quelle terre affioranti rappresentavano la vera ricchezza del territorio rivierasco circostante. Una ricchezza nella quale sarebbe poi stata ritagliata l’Oasi avifaunistica dello Stella. La motonave Saturno consente di solcare la Laguna nel massimo confort, per gustare pienamente le bellezze dell’ecosistema circostante. Trasporta fino a 170 persone nei posti a sedere, e dispone di un ampio salone, del ponte panoramico, del bar, offre il servizio di ristorazione, è dotata di musica, televisione, radiotelefono. È una piccola ‘nave’ per il trasporto delle persone perfettamente attrezzata. Sulla quale vengono serviti piatti tipici del territorio.
Come arrivare al punto d’imbarco? Il porto di Marano è facilmente raggiungibile quando si arriva nella città della pesca. E Marano dista una decina di minuti dai caselli autostradali di San Giorgio di Nogaro e di Latisana, lungo la A4. Mezz’ora dall’Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Un’ora da quello di Venezia.
La Laguna di Marano, come quella di Grado che è adiacente, è il complesso lagunare più settentrionale del Mediterraneo. Misura 16 mila ettari, ha una estensione media, dalle isole perilagunari alla terraferma, di circa cinque chilometri. Si estende per 32 chilometri tra i suoi margini, che sono gli stessi della Riviera Friulana: a Ovest il fiume Tagliamento, a Est il fiume Isonzo. Nella Laguna di Marano si riversano le acque fresche e dolci di tutti i fiumi di risorgiva della pianura friulana. Ricchissima la flora, specialmente alla foce dello Stella, il paesaggio caratteristico della Laguna è il fragmiteto, o canneto. Nel 1976 è stata istituita l’Oasi di rifugio e protezione di Marano, oggi Riserva Naturale Regionale ‘Foci del fiume Stella’. Ospita colonie di Alzavole, Fischioni, Mestolini, Folaghe, Germani reali, Marzaiole, Codoni, Canapiglie, Limicoli, Aironi, Falchi di palude, ma anche Quattrocchi, Edredone, Moretta grigia, Orchetto marino.
E Adriano Zentilin, con la sua motonave, è ormai parte integrante di questo habitat.