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Tag: Valerio Ghin

assemblea, martedì 18 marzo, alle ore 18 a Precenicco

LA RIVIERA FRIULANA RAFFORZA IL PERCORSO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA

NEI SETTORI TURISTICO, ENOGASTRONOMICO, AGROALIMENTARE, DELLA RICETTIVITA’, DEI PUBBLICI ESERCIZI, DEL COMMERCIO, DEI SERVIZI, DELL’ASSOCIAZIONISMO
L’ASSEMBLEA APPROVERA’ MARTEDI’  A PRECENICCO (UD) ALL’AGRITURISMO ZAGLIA SPECIFICHE MODIFICHE ALLE NORME REGOLAMENTARI
La rete rivierasca punta a qualificare ulteriormente l’offerta, e a garantire i suoi visitatori, i degustatori, gli utenti. Ovvero, a soddisfare la domanda in termini di qualità, attorno al ‘brend’ Riviera Friulana. Che è uno degli obiettivi attorno ai quali è stata costituita. L’Associazione culturale no profit La Riviera Friulana si riunirà infatti in assemblea, martedì 18 marzo, alle ore 18 a Precenicco, presso l’Agriturismo Zaglia, sulla SS 14 nei pressi del casello di Latisana della A4, in vista della prossima stagione turistica estiva, per fare il punto sulle attività svolte nei primi due anni di attività, delineare nuovi programmi e individuare gli obiettivi strategici per i prossimi anni, per la promozione del territorio considerato, che è compreso tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale friulano. Ovvero il retroterra naturale e ideale, la riviera, delle due grandi realtà turistico-balneari del Friuli Venezia Giulia: Lignano Sabbiadoro e Grado. L’assemblea sarà infatti chiamata ad approvare alcune modifiche al Regolamento attuativo dello Statuto, che si riferiscono al controllo del mantenimento della qualità e del pregio dell’offerta degli associati da parte dell’Associazione. Che è uno degli elementi fondanti del sodalizio che prospetta le specificità e le peculiarità di pregio dell’area. Lo scorso anno, assieme agli eventi, Premio giornalistico ‘Valerio Ghin’, a ‘La Pescaria vecia’ di Marano Lagunare, Festival dei sapori della Riviera Friulana, sulla Terrazza Mare di Lignano Sabbiadoro, Un Piatto e un Vino per l’Estate della Riviera Friulana 2013, sviluppato lungo l’intera area rivierasca, al Premio ‘Voce dell’Adriatico’ a Marina Sant’Andrea a San Giorgio di Nogaro, al 1. Raduno di auto e Moto d’epoca della Riviera Friulana, da Lignano Sabbiadoro a Marano Lagunare, l’Associazione ha sviluppato ulteriormente la comunicazione. Rinnovando il portale La Riviera Friulana, che quest’anno sarà disponibile anche in lingua tedesca, amplificando la presenza sui social network, presentandosi su rubriche e trasmissioni specialistiche, come ‘Sì Viaggiare’ (TG2), ‘Vie Verdi’ (Tele Arena e tv private del Nord e del Centro italia). E oltre che sui media locali e nazionali, ha raggiunto anche la stampa specializzata tedesca, e quella per gli italiani residenti all’estero, nella West Coast Americana, in Canada.

Marano Lagunare (UD)

QUATTRO MARINA IN RETE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO E ARRICCHIRE L’OFFERTA PER GLI OSPITI

ATTORNO ALLA DENOMINAZIONE RIVIERA FRIULANA I MARINA  PUNTA VERDE, SANT’ANDREA, CANTIERI SAN GIORGIO, APRILIA MATTIMA, SI PROPONGONO ASSIEME ALLE ATTIVITA’ E ALLE RICCHEZZE DELL’AREA CHE FA RIFERIMENTO ALLE REALTA’ BALNEARI DI LIGNANO SABBIADORO E GRADO
Una novità si sta sviluppando nel mondo della nautica da diporto friulana: è rappresentata dal desiderio di alcune strutture diportistiche di mettersi in rete assieme alle eccellenze del territorio, per poter offrire ai propri ospiti le ricchezze che le circondano, e rafforzare così la propria proposta.
Se ne è parlato a Marano Lagunare (UD), in occasione della consegna del Premio Giornalistico ‘Valerio Ghin. Giunto alla sesta edizione, è stato arricchito da una sezione dedicata ai personaggi degli sport acquatici della Riviera Friulana, il territorio compreso tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale, sul quale ricadono le grandi spiagge di Lignano Sabbiadoro e Grado.
Il riconoscimento è andato a Stefano Rizzi. Il velista di San Giorgio di Nogaro, alla fine dello scorso anno ha vinto il mondiale Master della classe Moth. E poche settimane dopo, all’inizio di quest’anno, il Mondiale Melges 24.
Rizzi, nel ricevere il riconoscimento dal sindaco di Marano, Mario Cepile, e dall’assessore comunale allo sport di San Giorgio di Nogaro, Adriano Bonetto, ha enunciato alcune peculiarità della terra e delle acque del territorio dov’è nato. E nelle acque del quale ha mosso i primi passi nello sport eolico, su un Optimist costruito dal padre Franco. Sul quale Stefano si spingeva lungo le acque del fiume Corno, fino al mare. Acque che oggi ospitano due dei quattro marina in rete. (altro…)

Dal Forno Giorgio con Joe Bastianic

TERRITORIO: A MARANO LAGUNARE (UD) GIORGIO DAL FORNO DA DIVERSI ANNI SCOUT DELLA RISCOPERTA DEI SAPORI E DEGLI INGREDIENTI AUTOCTONI

AL RISTORANTE AI TRE CANAI PIATTI LEGATI ALLA TRADIZIONE RIVISITATI PER UNA CUCINA MODERNA E DI SPERIMENTAZIONE NON MANCA IL FRITTO PIU’ RICERCATO CON IL PESCE ACQUISTATO IN GIORNATA ALLA GRANDE PESCHERIA MARANESE
Un laboratorio dei sapori e delle materie prime della tradizione: da dieci anni il Ristorante Ai tre canai di Marano Lagunare (UD) offre l’opportunità di degustare cibi e pietanze che ci riportano alla cucina della memoria della città friulana della pesca. E permettono di rivisitare il gusto del mare Adriatico, e della Laguna. Giorgio Dal Forno è infatti impegnato, fin dall’avvio della propria attività, assecondato in sala dalla moglie Claudia, da Christian in cucina, a recuperare le tipicità attraverso la continua ricerca di ingredienti, anche mutuati dalla natura, e di abbinamenti atti ad avvicinare gourmet e degustatori alla tipicità e alla sperimentazione ai fornelli. A Dal Forno si deve il rilancio del ‘bisato in speo’, la mitica anguilla allo spiedo nata nelle lunghe permanenze nei casoni, che i ‘vecchi’ maranesi cucinavano per ore sull’uscio delle case nelle giornate di festa, con i soli ingredienti dal sale grosso, foglie d’alloro, e tante braci. Precursori di quella cucina ’slow’ che è stata

Canocchie (canocie)
Canocchie (canocie)

riscoperta di recente. Un piatto che Dal Forno ha promosso anche al di fuori di Marano, tanto da indurre il Comune a fare del prelibato pesce dall’evoluzione misteriosa il simbolo della cucina locale. Dal Forno è uno dei propulsori della rete rivierasca, e cura con grande professionalità fin dall’inizio gli eventi della nostra Associazione. Della quale è giunto al secondo anno di adesione. Di recente ha presentato i suoi manicaretti a Tarvisio, nell’ambito della rassegna ‘Ein Prosit’. Ed è stato uno dei primi a far echeggiare l’idea rivierasca nell’area. Ai tre canai propone spesso serate a tema, per esempio sulla ‘canocia’, la canocchia, gustoso crostaceo autunnale, che i maranesi suggeriscono di privilegiare, nel periodo di Santa Caterina (25/11) alla ruspante gallina. Ma anche al crudo di pesce, alla selvaggina volatile di laguna, ad altro ancora e, ovviamente, al ‘bisato in speo’. Sempre accompagnando le pietanze con i vini di aziende agricole di pregio in abbinamento.

Ma ecco cosa offre alla sua clientela lo chef Dal Forno nel periodo invernale. Una delle grandi ‘riscoperte di Giorgio è il ‘passato di gò’, di ghiozzo, una minestra che assume il color verde intenso derivato dalle proprietà del pesce. Un piatto al quale i maranesi attribuiscono proprietà ricostituenti per la ricchezza delle sostanze contenute. Ma ecco una ‘contaminazione’ che arriva …dal Friuli: ‘blecs’ (lasagne di forma irregolare-‘blecs’ vuol dire toppa, in lingua friulana) in ‘busara de canoce’ e perle di pomodoro. La polenta ha rappresentato negli ultimi secolo un elemento chiave dell’alimentazione rivierasca. Ed ecco la polenta pasticciata con ragù di fasolari, erba cipollina e semi di finocchietto selvatico, che cresce sugli argini della laguna. Dal frutto del lavoro dei grandi pescherecci maranesi (la flotta locale è la più importante del Friuli Venezia Giulia) all’inizio del secolo scorso nacque la fabbrica di tonno in scatoletta Maruzzella. E di sgombro. Ed ecco lo sgombro affumicato che sposa la terraferma con le foglie di carciofo, la ricotta di pecora, semi di finocchio, uva passa, e crema di acciughe. Un piatto curioso e mediterraneo? La calamarata di Gargnano con seppie nere e caponata. Forse vi è rimasta una curiosità: e il ‘bisato in speo’? C’è sempre, anguille permettendo. Ovviamente su prenotazione. Le due, tre, o più ore di cottura vi costringerebbero a ordinarlo a ora di pranzo, per degustarlo, forse, a cena. Ma ne vale davvero la pena. Giorgio Dal Forno è il Capo della Compagnia del bisato, fondata diversi anni fa su idea di Valerio Ghin, promotore enogastronomico maranese, e uno dei primi sommelier del Friuli Venezia Giulia. Al quale l’Associazione Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, Ambiente e Territorio ha dedicato un premio giornalistico giunto alla sesta edizione. Ci teneva moltissimo a far conoscere i vini rivieraschi, i vini di valle, quelli delle ‘due lame’, baciati dall’irraggiamento diretto e dal riflesso del sole sulle acque della laguna. Malvasie, Tocai, perfino il Merlot e il Refosco, che assumono profumi e sapidità particolari, indicate per il pesce. Al Ristorante Ai tre canai troverete queste opportunità enologiche locali, ma anche le migliori proposte del vigneto regionale, e non solo.

Carlo Morandini

 

Marano Lagunare, 13 gennaio 2013.

 

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