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Territorio: L’enologia della Riviera friulana conquista l’attenzione dei giornalisti a Nordest

wigwam Efrfem Tassinato e arga fvg Carlo Morandini

Il presidente Carlo Morandini illustra il vigneto regionale alla stampa agricola del Veneto

Al Circolo di campagna di Piove di Sacco sede Wigwam la conviviale ARGAV sulla Riviera friulana

Ha suscitato l’interesse dei giornalisti del Nordest la presentazione dei vini della Riviera friulana e delle zone Grave del Friuli e Isonzo, organizzata in occasione del corso di formazione realizzato da ARGA FVG in collaborazione con ARGA Veneto sul tema dei gravi problemi causati, nel Friuli Venezia Giuliacome nel Veneto, dagli animali alieni e delle specie non alloctone.

Corso, ideato sulla base di una accurata ricerca di Marco Buzziolo, già giornalista RAI e vicepresidente di ARGA FVG, il quale ha illustrato la delicata situazione e auspicato gli interventi di contenimento di tali specie del regno animale già stati previsti dalla Ue

L’ARGA del Veneto organizza per l’ultimo venerdì del mese una conviviale a tema, che questa volta era dedicata ai sapori del Veneto orientale accompagnati dai vini delle terre rivierasche e non solo del Friuli Venezia Giulia

Sede dell’incontro, come ogni mese, il Circolo di campagna di Arzerello di Piove di Sacco (Pd), nucleo fondante del Wigwam club international presieduto da Efrem Tassinato. 

E’ stato proprio Efrem Tassinato, giornalista, chef e gourmet, a predisporre la degustazione basata su una serie di insaccati del Veneto orientale, come la Coppa di testa e altri prodotti gustosi realizzati dagli artigiani dell’area, e sull’assaggio del Baccalà alla vicentina con la polenta gialla, e dello stracotto; piatti, questi,preparati da Efrem per accontentare gli appassionati del pesce come gli amanti delle carni più gustose. 

Sia il Baccalà che lo stracotto presentavano un gusto delicato ma caratteristico. Ciò ha favorito il sommelier Gian Omar Bison nella scelta degli accostamenti cibo-vino, che è sempre stata coerente e capace di suscitare grande interesse nei giornalisti. 

E’ stato Carlo Morandinipresidente di ARGA FVG e dell’Associazione culturale La Riviera friulana,sodalizio che mette in rete eccellenze, enti, istituzioni, associazioni del territorio compreso tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e i loro bacini, la linea delle risorgive e il litorale dell’Alto Adriatico, a dettagliare le caratteristiche dei territori di produzione, delle aziende, dei personaggi che le hanno fondate. 

“Si tratta – ha detto – dei pionieri visionari autori dello sviluppo del retroterra e della Riviera friulana”. 

Per esempio, nella zona delle Grave del Friuli Piero Pittaro, scomparso di recente, già presidente onorario dell’Unione mondiale degli enologi, che ha lasciato la Vigneti Pittaro di Codroipo (Ud) in eredità a tutti i suoi dipendenti guidati dall’enologo Stefano Trinco (già capo di Assoenologi FVG)

O Renzo Bassani, nella Doc Friuli Latisana, del quale oggi perseguono il sogno il figlio Massimo assieme al nipote Jacopo, per far conoscere anche nel cuore dell’Europa i vini di Isola Augusta di Palazzolo dello Stella (Ud). 

E ancora Guido Lorenzonetto, Cavaliere dei vini di Latisana (Ud), oggi supportato dai figli Marco e Mara per far conoscere il vigneto regionale ai turisti e ospiti delle vicine Lignano Sabbiadoro e Bibione. 

Domenico Toniatti Giacometti, nel cuore di Latisana, con attività anche nel contiguo Veneto Orientale dedicate all’accoglienza rurale e all’allevamento di cavalli da corsa della razzoa Jet, tra i quali ci fu il mitico Varenne. 

Sul versante orientale della Riviera friulana, accanto alle Grave dell’Isonzo c’è Enzo Lorenzon, oggi assecondato dai figli Davide, l’enologo, e Nicola, con i Feudi di Romans a Pieris (Go)

Nella degustazione di Piove di Sacco si è affiancata anche una realtà cooperativa, la Cantina produttori di Ramuscello e San Vito (Pn), quindi delle Grave del Friuli, diretta dall’enologo Rodolfo Rizzi, già presidente di Assoenologi FVG. 

L’esordio degli assaggi è stato introdotto dal Tai, il romantico ex Tocai qui leggermente sapido, delle Aziende agricole Toniatti Giacometti di Latisana, che si è tradotto in un gradevole passaggio verso il Traminer aromatico di Isola Augusta, vino profumato e da morbida meditazione, che ha preparato il palato verso il delicato ma identitario Baccalàcibo di casa nella Venezia dei Dogi, sposato a sua volta con il fresco Chardonnay, ancora di Isola Augusta

Altri ospiti della serata hanno gradito molto anche l’abbinamento con la fresca Ribolla Gialla spumantizzata di Ramuscello. 

I piatti preparati da Efrem Tassinato erano accattivanti anche nella presentazione sul piatto, nella consapevolezza, come scriveva Apicio, il primo enogastronomo della storia conosciuta, e come confermato da autorevoli ricerche recenti, che ‘si mangia prima con gli occhi’. 

wigwam Efrfem Tassinato e arga fvg Carlo Morandini

Ed ecco l’esordio nella degustazione dello spumante Cuvée Prestige Rosé, vino spumante dry metodo Charmat, di Guido Lorenzonetto, affiancato dal Brut rosé Metodo classico ‘Pink’, di Vigneti Pittaro. 

Si è infine rivelata quasi una verticale del territorio delle Grave dedicata allo stracotto il passaggio tra un pastoso Cabernet e il morbido Refosco, sempre di Pittaro.

Il corso di ARGA Veneto, che è stato introdotto dal presidente Fabrizio Stelluto, e ARGA FVG è stato molto seguito. 

Così, nell’attrezzato Circolo di campagna di Efrem Tassinato la degustazione è stata programmata in diverse fasi, per assecondare le attese dei partecipanti. 

Così, c’è stato chi aveva iniziato il suo percorso degustativo con la leggermente sapida Malvasia di Lorenzonetto e chi era passato dalla Doc Latisana alla Friuli Isonzo con l’elegante Sauvignon di Feudi di Romans di Lorenzon, per poi ritornare alla Doc Friuli Latisana con l’autoctono e raro Franconia di Lorenzonetto, o il suo gustoso Lis Blanciuris, ricco blend rosso prodotto da uve di vigne ‘allevate’ sulle sapide terre sbiancate dall’affioramento di acque salmastre; vino corposo al quale altri degustatori hanno affiancato il Refosco di Isola Augusta. 

Agli ospiti della serata sono infine stati proposti anche altri prodotti del vigneto rivierasco, spumanti, fermi, rosati, bianchi e rossi, ma anche dolci, per consentire loro di conoscere la varietà dei profumi e sapori che connotano i vini dell’area.

La redazione 

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