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VELA: ALLA BARCOLANA ASSENTI GLI OUTSIDER CI SARA’ SPAZIO PER TUTTI

serenityNEL FINE SETTIMANA DELLA REGATA IL PREMIO VOCE DELL’ADRIATICO A MAURO PELASCHIER

Soffia per la quarantottesima volta il vento della Barcolana sul Golfo di Trieste. Domenica 7 ottobre si riaccenderà infatti lo spettacolo impagabile della regata più affollata del Mediterraneo. Un evento che fin dalle prime edizioni, negli anni ’80 quando vi partecipavano una cinquantina di imbarcazioni, attrae l’agonismo dei velisti friulani. La novità del 2016 è infatti il percorso, che sarà sempre a quadrilatero, con partenza di fronte a Barcola, un bordo verso il largo, un lato breve in direzione nord-nordovest, quindi un tratto in direzione di Grignano, alle spalle del castello di Miramare. Da lì, le barche dovranno sfilare accanto al lungomare. Sarà spettacolo dalla riva, ma saranno accresciute le difficoltà nel tratto finale. Due sono gli scenari possibili: se ci sarà bora, dalla costa, dovranno raggiungere a zig zag la quarta boa, per poi correre al traverso sul traguardo di fronte a piazza Unità d’Italia. Combattendo però contro un vento a raffiche, reso intermittente dalle asperità della costa. Con poco vento, nel tratto finale sarà ancor più difficile concludere. E sono già diverse edizioni che la Barcolana si chiude a tavolino, per mancanza di vento. Stavolta però, il meteo sembrerebbe interrompere la serie nera: il giorno della regata dovrebbe soffiare il borino, e vento è previsto per l’intera settimana precedente, a sostegno delle manifestazioni di contorno. Ma come si arriverà alla Barcolana? I velisti friulani si sono già allenati al trofeo Punta Faro, e alla Aprilia-Portorose, la due giorni del circolo velico di Aprilia Marittima. Ma prima della Barcolana, già questo sabato è in programma il Raduno città di Trieste, al quale, sabato 8 ottobre, seguirà la Barcolana classic. Al via tra le altre Serenity (Ycl), scafo in legno d’epoca del 1936, da Marina Punta faro di Lignano, e a Capriccio, una passera lussiniana, del circolo Tiliaventum. Mentre i forti mini velisti dello Yacht Club Lignano saranno alla Barcolana Young. Il fine settimana della regata sarà anticipato, venerdì 7, dalla consegna del premio Voce dell’Adriatico, ideato dal Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro e da ARGA FVG. Dopo Cino Ricci, a riceverlo sarà un altro guru del mondo velico adriatico, questa volta del FVG: Mauro Pelaschier. Da sempre presente anche alla Barcolana. Ai vertici nella sfida di quest’anno, incerta la presenza di Robertissima, che ha vinto lo scorso anno, e di Maxi Jena, che aveva chiuso al secondo posto sostenuta anche dall’Udinese Calcio, per la vittoria assoluta si aprono i giochi per numerose barche friulane, e non, anche tra quelle di dimensioni medio-grandi. Resta sempre outsider Fanatic, una barca nata nei mari del nord, importata negli anni ’90 a Lignano proprio per la sfida triestina. Come nelle precedenti edizioni sarà Alex Peresson, Yacht club Lignano, a timonarla. Fanatic ha conquistato tre delle sei vittorie lignanesi alla Barcolana, la quarta, nel 1990, la quinta, nel 1993, la sesta, nel 1994. Serie, che era stata aperta nel 1982 dal Condor 50 di Francesco Battiston. Tra i successi friulani, si aggiunge quello di Cometa, un mini maxi realizzato al Marina Punta Faro, a inaugurare il terzo millennio del mare, nel 2001. Mentre velisti friulani come i fratelli sangiorgini Stefano e Alberto Rizzi, hanno concorso al successo del super maxi Alfa Romeo, e di Esimit, che era timonato dal friulano Alberto Bolzan. Quest’anno, anche se occorre attendere gli ultimi giorni per l’elenco degli iscritti, non ci saranno F1 del mare friulane tra le outsider. Per il primato tra i velisti friulani, dunque, c’è finalmente spazio tutti.

Carlo Morandini